Gradio: l’app più stilosa per ascoltare la radio su Linux

gradio

Esistono poche applicazioni per ascoltare la radio su Linux, come ad esempio Radio Tray e Streamtuner (tanto per citare le due più utilizzate e disponibili nei repository ufficiali di Ubuntu). Recentemente però ho scoperto Gradio, che utilizza librerie GTK+ 3 e che permette di ascoltare le tante radio on line presenti sul sito radio-browser.info. Ha un’interfaccia grafica molto carina e facile da usare, che permette di cercare e ascoltare emittenti radiofoniche da tutto il mondo. Tutto ciò senza dover cercare URL da qualche parte su Internet, caricare file .pls.m3u, creare account ecc. La ricerca può inoltre essere filtrata per paese, lingua o tag. Da poco è stata rilasciata la versione 5.0 del programma, che introduce piccole modifiche e qualche nuova funzionalità (notifiche per le canzoni, riproduzione in background, la possibilità minimizzare la finestra come icona nel pannello ecc.). 

Gradio è compatibile con i sistemi che supportano GTK 3.18, quindi anche Ubuntu 16.04 e 16.10, Linux Mint 18 e elementary OS 0.4. Per installarlo si può scaricare il file .deb da questa pagina oppure abilitare i PPA digitando nel terminale:

sudo add-apt-repository ppa:haecker-felix/gradio-daily
sudo apt update && sudo apt install gradio

Per le altre distribuzioni GNU/Linux basta seguire le istruzioni disponibili nella pagina GitHub del progetto.

Enjoy!

4 pensieri su “Gradio: l’app più stilosa per ascoltare la radio su Linux

  1. Ottima Gradio, mi ha pure fatto installare un plugin mancante (Gstreamer) senza chiudersi.
    Poi basta un clic destro sull’ icona di una radio per aggiungerla ai preferiti (la stellina).
    Peccato solo che alcune snob-radio italiane (Capital e DeeJay) abbiano tolto il supporto a questo tipo di aggregatori.
    Se si vuole una web radio simile su Android, consiglio l’open source RadioDroid, che “pesca” sempre dal sito radio-browser.info

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  2. Pingback: Goodvibes: un radio player leggero per Linux | Pinguini per caso

  3. E’ bello per chi ne usufruisce, ma un po’ meno per chi cura le radio. Quando sono arrivato io c’erano un centinaio di radio italiane e quasi tutti duplicati. Così poco per volta le ho portate a superare le 1100 stazioni italiane (attualmente ne sono 1155). Il problema è che essendo un database aperto a tutti è una continua lotta coi babbi di minkia di tutto il mondo che fanno continuamente casino cancellando le stazioni, o rovinano gli streaming… Infatti sto cercando altre soluzioni, perché sto ad un passo dal gettare definitivamente la spugna. Troppo frustrante stargli dietro.

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