Debian: come sostituire Wicd con Network Manager

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Oggi una mini guida su una configurazione abbastanza facile, ma che può farvi perdere del tempo prezioso in ricerche su Internet se non sapete come effettuarla.

Wicd è un gestore di reti via cavo e wi-fi  per sistemi GNU/Linux. Talvolta lo si può trovare preinstallato al posto di NetworkManager, come vi potrebbe capitare se installate ad esempio Debian con l’ambiente desktop LXDE. Potrebbe però succedere che si preferisca gestire le reti con Network Manager, magari perché Wicd non funziona bene oppure semplicemente perché si è abituati all’altro strumento (che di solito si trova preinstallato nelle distribuzioni più comuni come Ubuntu, Mint, Fedora ecc.). Ecco come fare. Continua a leggere

XFCE: la segnalazione di bug più divertente che sia stata mai scritta!

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Usare lo sfondo del desktop di default nell’ambiente grafico XFCE potrebbe danneggiare lo schermo LCD del vostro computer. Ci sarebbero infatti diverse prove fotografiche a supporto di questa tesi (vedi foto in alto).

Accortosi di tutto ciò, un utente ha pensato bene di aprire un bug relativo a questo “strano fenomeno”, lamentandosi che a causa di quell’immagine di sfondo il suo animale abbia iniziato a graffiare la plastica dello schermo, chiedendo pertanto di cambiare l’animazione!

Il bug (esistente dal 2015) è stato recentemente riportato in auge da una discussione su Reddit. Se anche voi avete a casa un simpatico amico peloso che tende a graffiare topolini sullo schermo del vostro computer, non preoccupatevi per i vostri monitor: è stato già proposto un bugfix 😂.

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Enjoy!

Addio a Windows Vista. 5 buoni motivi per passare a Linux.

vistaOggi è necessario che scriva un articolo dedicato soprattutto agli utenti poco esperti di Linux o di informatica in generale. Manca meno di un mese al termine del supporto per il sistema operativo Windows Vista. Come annunciato da tempo, dall’11 aprile 2017 Microsoft non rilascerà più alcun tipo di patch per correggere bug e vulnerabilità critiche. È la stessa sorte toccata al suo predecessore Windows XP, anche se con qualche differenza. Infatti non è previsto nessun supporto esteso a pagamento come accaduto per XP. Inoltre Vista non è mai riuscito a far breccia nel cuore degli utenti (al contrario di XP, che spesso viene ancora adoperato con incuranza dei rischi relativi alla sicurezza) e ad oggi viene utilizzato in meno dell’1% dei computer desktop (secondo le stime di NetMarketShare del primo bimestre 2017). Trattandosi però di grandi numeri, è ipotizzabile che saranno potenzialmente a rischio tanti PC. 

Cosa bisogna fare quindi se si possiede un computer su cui è installato Windows Vista? Come già accaduto tre anni, la stessa Microsoft propone due soluzioni: se il computer possiede i requisiti di sistema, acquistare e installare una copia di Windows 10; in caso contrario comprare un nuovo PC, sottintendendo di rottamare quello vecchio. Per ovvi motivi non viene suggerita la soluzione più facile ed economica: mantenere il vecchio computer (se funzionante) e provare ad installare un sistema GNU/Linux, usufruendo di una soluzione libera, gratuita e sicura. Di seguito proverò a elencare alcuni buoni motivi per orientarsi verso questa scelta.

NB: Gli stessi consigli valgono anche per quello “zoccolo duro” di utenti che ancora adopera Windows XP, benché fuori supporto.

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Kodi 17: guida post installazione completa e aggiornata

Le statistiche di questo blog dicono che l’articolo più cliccato di sempre (nonché quello più copiato da altri siti o blog, fatemelo dire 😀) è la guida postinstallazione di Kodi. Dato l’interesse per l’argomento, ho deciso di aggiornare l’articolo. Infatti dal 2015 ne è passata di acqua sotto i ponti: il team di Kodi ha rilasciato la versione  17.0 “Krypton”, che ha rivoluzionato l’aspetto grafico, nonché è in arrivo la versione 17.1, che andrà a correggere alcuni bug dell’attuale release stabile.

Come la precedente guida, anche questa nasce con l’intento di riassumere le principali operazioni da compiere al primo avvio per configurare al meglio il media center open source, evitando così di dimenticarsene qualcuna. L’articolo contiene indicazioni specifiche per gli utenti di lingua italiana, con attenzione particolare per quelli meno esperti.

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